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Accelerare il processo di apprendimento: Strategie di formazione CNC

Aggiornamento: 3 dic 2024

CNC ERROR

Come detto nel precedente articolo, l’esperienza non si misura solo in anni sul campo. Ma possiamo accelerare questo processo di apprendimento?


Nel mondo della lavorazione CNC, la precisione è tutto. Eppure, è proprio attraverso gli errori che spesso impariamo le lezioni più preziose.

Recentemente, durante un corso di CNC focalizzato sui principali errori nelle lavorazioni, ho avuto modo di vedere come sperimentare e comprendere gli errori in un ambiente controllato possa trasformare completamente il modo in cui affrontiamo il nostro lavoro quotidiano.

Perché gli errori sono fondamentali nella formazione

  1. Apprendimento attivo: Nulla insegna più rapidamente che vedere le conseguenze dirette delle proprie azioni. Quando uno studente commette un errore e ne vede l'impatto, l'apprendimento diventa reale e tangibile.

  2. Sviluppo di competenze critiche: Affrontare e risolvere errori rafforza le capacità di problem-solving e decision-making, competenze essenziali in un ambiente di lavoro dinamico come quello del CNC.

  3. Preparazione al mondo reale: Il mondo del lavoro è pieno di imprevisti. Sperimentare errori in un ambiente formativo prepara gli operatori a gestire le sfide reali con sicurezza e competenza.

Strategie di formazione CNC: l'importanza di sbagliare

Spesso, la formazione tecnica è impostata in modo da prevenire ed evitare che gli errori vengano commessi. Le esercitazioni vengono controllate al minimo dettaglio prima di essere messe in macchina. Durante la fase di controllo, se vengono notati degli errori, li facciamo presenti al corsista, prevenendo l’errore. Tuttavia, capita spesso che nella lavorazione successiva l’errore venga commesso nuovamente. Questo accade perché non è stato assimilato il processo di apprendimento, o meglio, non c’è stato modo di capire e soprattutto vedere cosa sarebbe successo realmente.

Questo non significa che per imparare a guidare si debba per forza fare un incidente. Ovviamente, l’errore non deve causare un danno consistente alle attrezzature o ai macchinari, perché diventerebbe troppo oneroso e controproducente. Ma permettere che i corsisti o gli alunni possano sbagliare in un ambiente protetto, oltre ad accelerare il processo di apprendimento, fa sì che chi sbaglia possa trarre beneficio dall’errore e aumentare quella sorta di curriculum esperienziale chiamato anche professionalità.

E sbaglio sia..

Uno degli errori più comuni che spesso lascio accadere riguarda la gestione della seconda fase di lavoro, in particolare il centraggio. Un centraggio errato può portare a disallineamenti significativi che compromettono l'intera lavorazione. Un altro errore frequente è la lettura sbagliata delle quote nei disegni, che può causare dimensioni non corrette.

Il ritmo della formazione

Quando utilizzare questo approccio? Nella fase iniziale sarebbe controproducente perché, attraverso esercizi semplici, c’è bisogno di confermare le abilità apprese, acquisire fiducia e passione. Solitamente è la fase in cui vengono commessi meno errori, perché il timore di arrecare danno e la grande concentrazione per il lavoro nuovo fanno sì che il controllo venga effettuato più volte.

Successivamente, c’è una fase centrale in cui ci si “rilassa” un po' di più, nella quale ci si diverte a vedere il pezzo finito e lo vogliamo realizzare nel minor tempo possibile. Comandi come il “copia incolla” riducono drasticamente i tempi, ma la velocità spesso fa in modo che ci lasciamo alle spalle qualche errore. Ed è in questa fase che ho notato che i classici errori di distrazione iniziano ad apparire. È quindi importante mantenere alta la soglia d’attenzione con qualche esercizio mirato sul possibile errore.

Cosa ne facciamo di questo errore?

È molto importante analizzarlo, capire perché è successo, creare una discussione e quantificarne i costi. Se siamo nella prima fase, ha un costo diverso rispetto alla fase di finitura. Si può rimediare o abbiamo fatto il cosiddetto “morto”? Quanto tempo abbiamo perso? Dopo quanto ci si accorge dell’errore fatto? Quanto tempo ci vuole per rifarlo? Si riescono a rispettare i tempi di consegna?

Quantificare i costi associati agli errori aiuta gli operatori e gli alunni a comprendere l'importanza della precisione.

La metodologia è importante

Avere degli schemi mentali ben definiti può ridurre al minimo certi errori. Bisogna considerare che in un ambiente protetto come quello di un laboratorio didattico, possiamo lavorare in un clima un po' più rilassato, senza essere sottoposti a certi agenti esterni che possono compromettere la nostra capacità di concentrazione, quali la pressione di voler dimostrare le proprie abilità nel nuovo lavoro, o semplicemente il rumore, la fretta e la stanchezza della giornata.

Strategie per sviluppare schemi mentali efficaci

  • Utilizzo di checklist: Implementare checklist dettagliate per ogni fase del processo di lavorazione CNC può aiutare a garantire che nessun passaggio critico venga trascurato. Le checklist fungono da guida e promemoria, riducendo la possibilità di errori dovuti a distrazione o dimenticanza.

  • Tecniche di visualizzazione: Prima di iniziare la lavorazione, chiedo ai corsisti/alunni di visualizzare mentalmente ogni passaggio, immaginando come sarà il pezzo dopo ogni fase della lavorazione. Ad esempio, pensare al risultato della prima fase e a come questa influenzerà la seconda, la terza e così via. Questo processo aiuta a identificare potenziali problemi in anticipo e a pianificare ogni fase in modo più accurato. Anche perché non sempre si può simulare ogni passaggio in anticipo.

  • Routine di controllo pre-operativo: Stabilire una routine standardizzata per controllare macchinari, utensili e materiali prima di iniziare. Questo può includere la verifica delle impostazioni della macchina, la conferma delle coordinate e l'assicurazione che gli utensili siano in buone condizioni.

La ripetibilità e l'importanza delle procedure standardizzate

Spesso ci si concentra sulla difficoltà del programma ma poco sulla realizzazione. Nei corsi, mi capita spesso di fare questo esercizio: far programmare lo stesso pezzo a tre persone diverse con gli stessi utensili, lasciando loro la libertà di scegliere il metodo/strategia che ritengono più appropriata, e poi realizzarli in macchina.

Questo approccio permette di comprendere come, in assenza di procedure standardizzate, i pezzi possano variare a causa di fattori come la forza di serraggio, i parametri di taglio, i sovrametalli. È inoltre importante notare come le strategie utilizzate possano influire sul risultato finale. La tempistica, ad esempio, può essere influenzata da diversi tipi di attacchi o da distanze di sicurezza variabili. In un singolo pezzo, 10 secondi di differenza potrebbero sembrare irrilevanti, ma su una produzione di 1000 pezzi, quel divario diventa significativo.

Fare formazione non significa solo realizzare il pezzo corretto, ma creare la giusta consapevolezza dell’intero processo.

Creare consapevolezza attraverso la formazione mirata

Implementando una formazione basata sull'analisi degli errori più frequenti, si può:

  • Migliorare l'efficienza operativa: Riducendo il numero di errori, si ottiene una produzione più fluida e senza intoppi.

  • Promuovere una cultura di miglioramento continuo: Gli operatori diventano proattivi nell'individuare e risolvere le potenziali problematiche.

  • Personalizzare l'apprendimento: Ogni individuo riceve l'attenzione e le risorse necessarie per colmare le proprie lacune.

Conclusione: abbracciare gli errori per crescere

"L'esperienza non è ciò che ci accade, ma ciò che facciamo con ciò che ci accade." — Aldous Huxley

Ogni errore è un mattoncino che, se utilizzato correttamente, può costruire la strada verso l'eccellenza.

Individuare gli errori comuni e strutturare un piano di formazione mirato e personalizzato è la chiave per creare consapevolezza, minimizzare gli sbagli e accelerare il processo di apprendimento.

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E tu? Quali errori ti hanno insegnato le lezioni più preziose? Condividi le tue esperienze nei commenti. La tua storia potrebbe ispirare qualcun altro a vedere gli errori sotto una luce nuova.

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